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E poi Brunetta si lamenta degli statali italiani!

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Messaggio  pavola Gio 14 Ago 2008 - 15:21

http://www.repubblica.it/2006/05/gallerie/esteri/sesso-finestra/1.html
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Messaggio  candy_candy Ven 15 Ago 2008 - 1:35

ecco perche' non si mettono in malattia i britannici....si "godono" il lavoro...ottima possibilita' per non assentarsi..io lo dico sempre al primario di far assumere dall'azienda un po' di bei giovanotti..cosi' le notti saranno piu' piacevoli... Very Happy
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Messaggio  magalj Ven 15 Ago 2008 - 1:45

non è una novità, anche in Italia sono in molti che non si assentano mai dal "lavoro".....ma non lo fanno davanti alle finestre!!!....Brunetta non ce l'ha con gli statali ma con quelli che fanno finta di lavorare e percepiscono comunque uno stipendio.

magalj

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Messaggio  pavola Ven 15 Ago 2008 - 17:48

magalj ha scritto:non è una novità, anche in Italia sono in molti che non si assentano mai dal "lavoro".....ma non lo fanno davanti alle finestre!!!....Brunetta non ce l'ha con gli statali ma con quelli che fanno finta di lavorare e percepiscono comunque uno stipendio.

Si ma pagano le conseguenze anche quelli ligi al dovere. Sad Sad Sad
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Messaggio  Agika Sab 16 Ago 2008 - 12:33

Non so che dire.....
Un pochino mi fanno tenerezza (o invidia?!) i due lovers britannici, immagino ambedue sposatissimi che non trovano nessun luogo più intimo che il cesso del loro ufficio. Del resto non credo proprio che questi due siano degli assenteisti. Immagino che siano ben presenti al lavoro, anche per motivi indipendenti dal loro senso del dovere. E poi...beh...senza violare più di tanto la loro privacy già sufficientemente violata...ne dubito che possano andare oltre a qualche sveltina.
Il problema dell'assenteismo però esiste, eccome esiste!
Poichè sono io a monitorare la qualità della mia scuola attraverso statistiche comparate, potrebbe essere divertente fare la statistica delle assenze.
Ho dei colleghi fantastici che - guarda caso - godono di ottima salute! E poi ci sono i cronici: per una frattura della mano una collega si è assentato per ben 9 mesi!!! Aveva però un'ottima giustificazione: alcuni tipi di fisioterapie si fanno solo di mattina....(Mi chiedo perchè?) E poi ci sono quelli davvero fastidiosi, quelli che si sentono male mediamente una volta alla settimana, guarda caso proprio nel giorno in cui hanno il maggior numero di ore. E ce ne anche una, grazie dio ormai guarita da un tuumore maligno che deve sottoporsi ai controlli periodici. Ebbene, codesta collega all'inizio dell'anno chiede un orario che le permetta di poter eseguire i controlli senza dover assentare nemmeno quel giorno.....perchè entra direttamente a mezzogiorno.
La mia proposta di monitoraggio ovviamente è stata bloccata dal collegio docenti: per motivi di privacy ovviamente.....
Comunque i paraculi, rimangono paraculi anche con un poliziotto permanentemente al loro fianco. Privati o pubblici che fossero.
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Messaggio  Agika Lun 15 Set 2008 - 15:02

Non amo il "copia e incolla" però l'articolo di sotto esprime molto bene il clima generale e l'ipocrisia personale di BRUNETTA:

Il Ministro Brunetta accusato di assenteismo. Le caste intoccabili: la spada nel burro e la piramide del potere
di Giuseppe Di Bella
ieri, 23 luglio 2008

Il Piccolo di Trieste, citando il sito web radicale “Fai notizia”, evidenzia che il Ministro Renato Brunetta, che ha annunciato battaglia contro i fannulloni nella P.A, è stato tra gli euro parlamentari italiani più assenteisti.
Il ministro si piazza al 611/mo posto come presenze tra gli euro parlamentari, con una percentuale del 48,21%. Peggio di lui hanno fatto: Pannella (47,14%), Di Pietro (44,29%), Veltroni (41,79%), Mastella (40%) e Dell'Utri (14,64%).
Ma non è l’unico affondo contro il neo Ministro della Funzione Pubblica. Infatti si registra l’intervento di Alessandro Repetto, Presidente della Provincia di Genova, che con una lettera al Rettore dell’Università di Roma “Tor Vergata”, dove il Ministro è titolare di cattedra, ha chiesto di rendere pubblici i dati relativi all’impegno del professor Brunetta e i relativi compensi, relativamente agli anni in cui era Parlamentare Europeo.
Al Magnifico Rettore dell’Università di “Tor Vergata”, il Presidente Repetto, ha chiesto ufficialmente, “nello spirito del principio di leale cooperazione istituzionale sancito dall’art 22 della Legge 241/90, se tra il 1999 e il 2008 il Prof. Brunetta, Professore Ordinario di Economia del Lavoro presso l’Università romana, abbia preso aspettativa o, in caso contrario, come abbia conciliato tutti i propri incarichi”.
“E qualora abbia mantenuto attivo il proprio incarico di professore ordinario, quante ore di presenza abbia garantito e mantenuto a “Tor Vergata”, con quali retribuzioni relative ed eventuali ulteriori consulenze”.
La richiesta è espressa in rispetto e sintonia con la stessa Operazione Trasparenza promossa e avviata dal neo Ministro.
Continua il Presidente della Provincia di Genova: “In questi giorni è aperto il dibattito sull’efficienza e l’impegno lavorativo dei dipendenti pubblici, un tema portato agli onori della cronaca dal neo Ministro Prof. Renato Brunetta. Ricercando questo spirito nel nostro Ministro, sono rimasto molto colpito dal curriculum del Professor Brunetta, che vanta un passato illustre e prestigioso di attività e incarichi sia politici sia scientifici”.
“Scorrendo dunque l’elenco dei rilevanti impegni, risaltano in particolare quelli politici che, a partire dal 1999 fino al 2008, lo hanno visto deputato al Parlamento europeo con l’incarico di Vicepresidente della Commissione per l’Industria, la Ricerca e l’Energia e membro delle delegazioni parlamentari miste UE-Croazia e UE-Turchia, oltre che della delegazione per le relazioni con la Repubblica popolare cinese”.
Non è tenero col Ministro neanche Francesco Merlo che su Repubblica commenta: “… E basti pensare ai professori universitari - anche Brunetta lo è - che infatti non si contentano del doppio lavoro ma arrivano al triplo e al quadruplo, con le consulenze, gli articoli, la politica”.
“Insomma, non si capisce perché il doppio lavoro porti lustro e credito sociale al professore universitario e al barone accademico che tanto più è stimato quanto meno si fa vedere all'università, e porti invece decurtamenti dello stipendio, licenziamento, disprezzo, ammiccamenti e smorfie moralistiche all'impiegato di concetto che di sera si trasforma in piccolo muratore”.
“Eppure Brunetta crede di essere il nuovo Falcone italiano perché, nel Paese degli abusivi e degli evasori, dei conflitti di interesse e delle mafie, dichiara guerra al bidello che smonta alle due del pomeriggio e poi, a partire dalle quattro, va a fare le pulizie in un condominio”.
“E vuole licenziare non il barone universitario che porta in cattedra moglie, figli e parenti vari, ma l'operaio comunale che, terminato il normale turno, sale sulla sua Ape carica di attrezzi e gira per le case di campagna, e ora aggiusta un rubinetto, ora monta un lampadario, ora sostituisce un interruttore. Il ministro vuol mettere alla gogna l'usciere del tribunale che usa il proprio tempo 'libero' per lavorare e poi ancora lavorare nello studio di un avvocato o in quello di un notaio o, comunque, dove può”.
Un attacco concentrico, una reazione “uguale e contraria” come nelle leggi della fisica.
Una riflessione è d’obbligo: nessuno propugna di più l’uguaglianza e la giustizia, di chi ritiene di essere più uguale degli altri. Le regole in fin dei conti valgono per i comuni mortali e non per gli unti dal Signore.
Si apre una stagione di lacrime e sangue per gli impiegati pubblici, ma i baronati non vengono scalfiti, le caste restano immuni e attraversano tutti i governi, di centro, di destra e di sinistra, come la spada entra nel burro.
I moralizzatori salgono sul palco montato dal discredito, e dall’alto di redditi pari a 15/20.000 Euro al mese, arringano le folle e tagliano per Decreto il salario delle guardie carcerarie che hanno uno stipendio di 1.350 euro al mese. Decreto Legge perché il provvedimento è “necessario e urgente”. Mentre i prezzi corrono incontrollabili.
Un esempio per tutti. La Finanziaria di Prodi, nel testo originale, prevedeva (per la seconda volta) che gli atti di compravendita di immobili, fino ad un valore di 100.000 Euro, potessero essere conclusi da un pubblico Ufficiale diverso dal Notaio, come i Segretari comunali.
Questo provvedimento è stato immediatamente stralciato (meglio stracciato) dalla Legge e non se ne è più parlato, neanche sui media. La potente casta dei Notai è intoccabile. Prodi e Bersani non ce l’hanno fatta.
E allora cosa rimane delle campagne moralizzatrici? Della caccia al fannullone da dare in pasto al popolo delle Partite IVA?
Rimane il sospetto che tutto sia preordinato a fare cassa, a privatizzare interi pezzi della Funzione Pubblica: a delegittimare l’apparato pubblico, per poterlo sostituire con qualcosa di diverso … e sconosciuto.
La Pubblica amministrazione non piace quando non funziona: piace ancor meno quando fa il suo dovere, quando controlla gli evasori, quando verifica i comportamenti di chi vuole approfittare. E paradossalmente si depotenziano oggi le Strutture cui sono affidati i controlli fiscali.
Tornano in mente le dichiarazioni di Silvio Berlusconi, rilasciate in più occasioni, in merito alla comprensibilità “morale” dell’evasione a fronte della pressione fiscale esistente in Italia: ma quale è per il Cavaliere il limite sotto il quale evadere il fisco diventa non solo illecito, ma “moralmente” censurabile?
Gli effetti di questa nuova stagione “moralizzatrice” e di ricerca di “efficientismo” della macchina pubblica, non sono ancora del tutto delineati, solo due certezze: il taglio del salario dei pubblici dipendenti e l’orizzonte di un contratto da 60 Euro. Oltre l’orizzonte … l’indigenza.
E’ accreditata anche un’altra tesi: si sta stringendo il cerchio sul pubblico impiego, per cambiare le regole contrattuali anche del lavoro privato. E viene subito in mente la scena di Metropolis, con gli operai automi che lavorano 24 ore al giorno.
Ma c’è un’altra certezza: le caste intoccabili possono continuare a dormire sonni tranquilli: nessun divieto di cumulo di incarichi per i Deputati, per i Baroni delle Università e degli ospedali.
Chissà quale altro latinismo si rispolvererà per continuare a consentire agli onnipotenti Primari ospedalieri, di fare il doppio lavoro: intra moenia o extra moenia….come vi piace... come vi pare.
Nessuno “scippo” alle prerogative dei Notai, dei farmacisti, dei….
Sarà sufficiente, per presentarsi immacolati al popolo plaudente, tagliare la testa di qualche impiegato pubblico, fare qualche visita fiscale la mattina di Natale ed il pomeriggio del prossimo Ferragosto, mostrare i sacchetti col denaro tolto dal salario accessorio, per potersi presentare come Robin Hood che ha tolto ai ricchi impiegati per dare ai poveri notai.
Saranno immacolati e senza colpa, i custodi della morale, i sacerdoti della giustizia sociale, incaricati di precipitare dalla piramide del potere i cadaveri dei dipendenti pubblici, per lasciarli cadere verso il popolo che troppo tardi si accorgerà di cibarsi di se stesso. Perché il pubblico impiego, il suo indotto e le famiglie che rappresenta, equivalgono a un terzo della Nazione, assicurano un servizio insostituibile e sono i garanti di una funzione vitale per la democrazia del Paese ... se ancora interessa.
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Messaggio  pavola Lun 15 Set 2008 - 16:06

Mister Brunetta predica bene e razzola male, come la maggior parte della nostra casta politica....
Ma che vergogna!!!
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