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INVITO A TUTTI: ONENESS DIKSHA

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Messaggio  naufrago Ven 29 Ago 2008 - 2:24

Cari amici, anche se saltuariamente alcuni di voi li ho incontrati, è tantissimo tempo che non partecipo alle discussioni e neppure alle serate organizzate ufficialmente da voi. Così come accade medesimamente con gli altri amici di "Napolisingle".
Perchè lo faccio ora? Perchè vorrei invitarvi a fare una esperienza.
L'esperienza dell'Oneness Diksha.

Mario
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Messaggio  naufrago Ven 29 Ago 2008 - 2:26

L'esperienza dell'Oneness Diksha.

Chi mi conosce sa che mi occupo di discipline olistiche e di meditazione, e che svolgo l'attività di counseling olistico a sostegno dello sviluppo del potenziale umano e della crescita della consapevolezza. In questo mese sono stato in India ed ho fatto una esperienza spirituale e umana che non ha uguali nella mia vita. Ed ho ricevuto un dono: quello di poter offrire a chiunque lo voglia ricevere l'Oneness Diksha.
Il Diksha è un "dono" che può ricevere chiunque attraverso l'imposizione delle mani del "Diksha Giver" sulla testa del ricevente.
Perchè questo invito?
La mia prima esperienza col Diksha risale all'inizio dell'anno 2006. Da allora l'ho ricevuto periodicamente perchè la mia vita cambiava in meglio. I benefici che sperimentavo quotidianamente erano evidenti e ciò mi spingeva a continuare a riceverlo. Mi sentivo sempre più a mio agio con me stesso e con le persone.
E' aumentata la mia creatività e soprattutto il coraggio e la forza di essere sempre più me stesso in ogni momento della giornata ed in qualunque circostanza mi trovassi a vivere. Il mio equilibrio psico-emotivo-fisico, che faticosamente con la meditazione quotidiana avevo imparato a guidarlo su livelli per me discreti, ha raggiunto livelli di pace e benessere sempre più elevati. In poche parole è aumentata velocemente la consapevolezza di quello che sono, facendo si che io potessi trovare quella libertà interiore che produce la gioia di vivere, recuperando energia, fiducia, coraggio e autostima.
Ma quello che è più fantastico e che ho ritrovato la fede, che ritenevo aver perso ( per anni mi sono professato agnostico), e questo mi ha spinto a desiderare di poter essere in grado di restituire i tanti "doni" ricevuti dai miei Maestri e dai miei Diksha Giver a tutti coloro i quali, come me solo pochi anni fa, sono insoddisfatti, incompresi, infelici, o attraversano serie crisi personali o relazionali.
Così, nonostante le numerose prove alle quali la Vita mi ha voluto sottoporre, questo mese di agosto sono stato in India per realizzare il mio sogno: contribuire ad aiutare le persone, e quindi me stesso e il mondo intero, a stare bene, ad essere felici. Non è forse questo l’obiettivo di tutti gli esseri umani?
Ecco il motivo del mio invito.

Per chi fosse interessato, oltre naturalmente a dare la mia disponibilità ad ulteriori chiarimenti per e-mail, telefonici oppure a 4 occhi, provo a dare altre informazioni concrete su cos'è il Diksha, cosa fa, a cosa serve, e come si riceve.

Il Diksha ha lo scopo di creare una nuova civiltà priva di sofferenze e basata sulla gioia, sul rispetto reciproco, sulla condivisione e sull'amore tra gli uomini, e tra questi ultimi e la natura. La sofferenza è addebbitata al senso di separazione tra noi e noi stessi, tra noi e gli altri e tra gli uomini e la natura. Quando un bambino nasce non ha nessun senso di separazione. A poco più di un anno nasce il sè ed il bimbo perde il "paradiso" perchè incomincia e sentire la sua esistenza come separata da tutto il resto. Di quanto appena detto sono responsabili i lobi parietali del cervello che, pertanto, se "rallentati" riducono il senso di separazione, e quindi la sofferenza.

Per ricevere l'Oneness Diksha non è importante se si è atei oppure fedeli ad un credo. Non c'è bisogno di nulla, nessuna pratica spirituale, nessun insegnamento; ognuno va bene e rimane così come è. Tutto quello che occorre fare è sedersi e mettersi tranquilli. Pregare ed invocare il proprio Dio per chi appartiene ad una qualunque religione, oppure per chi è ateo basta che contempli la propria vita o esprima i più reconditi desideri custoditi nel proprio cuore. Il Diskha è una "energia intelligente" che fa si che al ricevente giunga esattamente ciò di cui ha bisogno per stare meglio. E' possibile che già sul momento il ricevente faccia una esperienza particolare, oppure potrebbe anche apparentemente non accadere nulla. In tal caso è solo la percezione momentanea del ricevente che, invece, comincerà nei periodi successivi a sperimentare stati d'animo, stati di coscienza, stati relazionali, assenza di pensieri o ansia, ecc. che lo portano a star meglio nel quotidiano.
In ogni caso il Diksha è sperimentato in modi molto diversi da ognuno. Possiamo sentire uno stato di unità con le altre persone, di pace e amore senza motivo specifico, o gioia e gratitudine per il solo fatto di esistere. Si possono anche avere realizzazioni ed esperienze più profonde, con l’opportunità di migliorare i propri rapporti con gli altri, ecc. Tutto ciò varia molto da persona a persona.
In pratica il Diksha è un "acceleratore" o "amplificatore" del processo in cui ognuno si trova in quel momento e di quello che è in grado di ricevere.

Il Diksha viene dato dai cosiddetti Diksha Giver, i quali hanno partecipato ad un processo in India che li consente di diventare "canali puliti" o "vasi vuoti" e così mettere in contatto l'altro con la Grazia Divina. Quindi non è come per il Reiki in cui c'è un trasferimento di energia vero e proprio. Col Diksha si abilita l'altro al trascendente.
Diksha significa letteralmente “trasferimento di energia”, esso è il mezzo attraverso cui collegarsi con l'Energia Intelligente dell'Energia Divina.
Diksha è un termine sanscrito che può essere tradotto con “grazia”, “benedizione”. E’ una "connessione"energetica che avviene tramite il contatto o l’intento che risveglia la connessione con l’unità in tutto ciò che ci circonda, permettendo a ognuno di noi di approfondire la nostra relazione con le persone che amiamo, con noi stessi, con persone sconosciute e con l'intero universo.
Per mezzo del Diksha inizia un processo di cambiamento neurobiologico nel cervello, che attiva una serie di trasformazioni che portano al risveglio di coscienza. Questi cambiamenti neurobiologici che coinvolgono il risveglio del pieno potenziale del DNA, come pure il risveglio delle controparti fisiche del cervello, sono stati scientificamente comprovati e misurati. Infatti è stato verificato scientificamente che in chi riceve il Diksha viene rallentata l'attività dei lobi parietali del cervello (responsabili del senso di separazione tra noi e tutto ciò che ci circonda) mentre alcune aree dei lobi frontali (in particolare quelle sinistre che determinano il senso di gioia e amore che sentiamo) si attivano; la sinergia di questi effetti provoca una diversa percezione della realtà liberando le percezioni sensoriali dalle interferenza della mente. E quando i sensi non sono più annebbiati dal "rumore" mentale e dalle interpretazioni della mente, c'è una naturale chiarezza delle percezioni, accompagnati da sensazioni di benessere e sentimenti di gioia, pace, clama interiore e senso di unità col mondo esterno e con tutte le cose.
Ricevendo periodicamente il Diksha, man mano questo stato di unione diventa sempre più profondo, e automaticamente diveniamo fattori di trasformazione nel mondo intorno a noi. In termini psicoanalitici o psicoterapeutici il Diksha dissolve l'ego e quindi tutte le maschere, tutti i giudizi, tutti i sensi di colpa, tutte le paure e le insicurezze.
A livello spirtuale, invece, a chi riceve il Diksha è come se si aprissero le porte alla Grazia Divina e si incomincia a farne esperienza concreta e diretta. Si stabilisce una connessione trascendente col Dio, col Cosmo, col Tutto.

Ho scritto questo post per verificare le eventuali adesioni che ci saranno sia quì che tra gli amici di "Napolisingle". Poi gli interessati, tutti assieme, decideremo dove e quando fare l'incontro. Quest'ultimo è naturalmente gratuito, sarà chiesto solo una suddivisione delle eventuali spese.
Ho piacere che tutti gli interessati possano partecipare, quindi aspetterò il rientro degli amici ancora in vacanza per dare la possibilità a tutti di leggere questo invito.

Un abbraccio
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Messaggio  Viola Ven 29 Ago 2008 - 17:54

Eccomi! :love:
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Messaggio  MaryRead Dom 31 Ago 2008 - 0:46

Ci sono anch'io flower affetto
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Messaggio  Gunter Joedicke Lun 13 Apr 2009 - 10:13

Ciao Mario,
Ho letto la tua esperienza Diksha. Sono circondato da diversi Diksha Giver, che vogliono convincermi a prendere il Diksha, l'ho preso due volte senza sentire niente. ChiedoIo ti chiedo se sei ancora dello stesso parere di quanto hai scritto in agosto 2008.
Io sono convinto che si possa dare qualcosa, delle energie o tutto quello che tu indichi nel tuo testo, ma sono anche convinto che non è facile accedere a questa capacità così facilmente. Io credo in qualcosa di superiore a noi, qualcosa che ci ha creato, sono ateo ma non sono tanto convinto di certe pratiche che hanno il sapore della "piramide" di tipo americano, in questo caso i discepoli non hanno niente guadagna solo chi risiede in cima... e non poco.
Ti sarei grato per una tua opinione, se vuoi

Ciao Gunter

naufrago ha scritto:L'esperienza dell'Oneness Diksha.

Chi mi conosce sa che mi occupo di discipline olistiche e di meditazione, e che svolgo l'attività di counseling olistico a sostegno dello sviluppo del potenziale umano e della crescita della consapevolezza. In questo mese sono stato in India ed ho fatto una esperienza spirituale e umana che non ha uguali nella mia vita. Ed ho ricevuto un dono: quello di poter offrire a chiunque lo voglia ricevere l'Oneness Diksha.
Il Diksha è un "dono" che può ricevere chiunque attraverso l'imposizione delle mani del "Diksha Giver" sulla testa del ricevente.
Perchè questo invito?
La mia prima esperienza col Diksha risale all'inizio dell'anno 2006. Da allora l'ho ricevuto periodicamente perchè la mia vita cambiava in meglio. I benefici che sperimentavo quotidianamente erano evidenti e ciò mi spingeva a continuare a riceverlo. Mi sentivo sempre più a mio agio con me stesso e con le persone.
E' aumentata la mia creatività e soprattutto il coraggio e la forza di essere sempre più me stesso in ogni momento della giornata ed in qualunque circostanza mi trovassi a vivere. Il mio equilibrio psico-emotivo-fisico, che faticosamente con la meditazione quotidiana avevo imparato a guidarlo su livelli per me discreti, ha raggiunto livelli di pace e benessere sempre più elevati. In poche parole è aumentata velocemente la consapevolezza di quello che sono, facendo si che io potessi trovare quella libertà interiore che produce la gioia di vivere, recuperando energia, fiducia, coraggio e autostima.
Ma quello che è più fantastico e che ho ritrovato la fede, che ritenevo aver perso ( per anni mi sono professato agnostico), e questo mi ha spinto a desiderare di poter essere in grado di restituire i tanti "doni" ricevuti dai miei Maestri e dai miei Diksha Giver a tutti coloro i quali, come me solo pochi anni fa, sono insoddisfatti, incompresi, infelici, o attraversano serie crisi personali o relazionali.
Così, nonostante le numerose prove alle quali la Vita mi ha voluto sottoporre, questo mese di agosto sono stato in India per realizzare il mio sogno: contribuire ad aiutare le persone, e quindi me stesso e il mondo intero, a stare bene, ad essere felici. Non è forse questo l’obiettivo di tutti gli esseri umani?
Ecco il motivo del mio invito.

Per chi fosse interessato, oltre naturalmente a dare la mia disponibilità ad ulteriori chiarimenti per e-mail, telefonici oppure a 4 occhi, provo a dare altre informazioni concrete su cos'è il Diksha, cosa fa, a cosa serve, e come si riceve.

Il Diksha ha lo scopo di creare una nuova civiltà priva di sofferenze e basata sulla gioia, sul rispetto reciproco, sulla condivisione e sull'amore tra gli uomini, e tra questi ultimi e la natura. La sofferenza è addebbitata al senso di separazione tra noi e noi stessi, tra noi e gli altri e tra gli uomini e la natura. Quando un bambino nasce non ha nessun senso di separazione. A poco più di un anno nasce il sè ed il bimbo perde il "paradiso" perchè incomincia e sentire la sua esistenza come separata da tutto il resto. Di quanto appena detto sono responsabili i lobi parietali del cervello che, pertanto, se "rallentati" riducono il senso di separazione, e quindi la sofferenza.

Per ricevere l'Oneness Diksha non è importante se si è atei oppure fedeli ad un credo. Non c'è bisogno di nulla, nessuna pratica spirituale, nessun insegnamento; ognuno va bene e rimane così come è. Tutto quello che occorre fare è sedersi e mettersi tranquilli. Pregare ed invocare il proprio Dio per chi appartiene ad una qualunque religione, oppure per chi è ateo basta che contempli la propria vita o esprima i più reconditi desideri custoditi nel proprio cuore. Il Diskha è una "energia intelligente" che fa si che al ricevente giunga esattamente ciò di cui ha bisogno per stare meglio. E' possibile che già sul momento il ricevente faccia una esperienza particolare, oppure potrebbe anche apparentemente non accadere nulla. In tal caso è solo la percezione momentanea del ricevente che, invece, comincerà nei periodi successivi a sperimentare stati d'animo, stati di coscienza, stati relazionali, assenza di pensieri o ansia, ecc. che lo portano a star meglio nel quotidiano.
In ogni caso il Diksha è sperimentato in modi molto diversi da ognuno. Possiamo sentire uno stato di unità con le altre persone, di pace e amore senza motivo specifico, o gioia e gratitudine per il solo fatto di esistere. Si possono anche avere realizzazioni ed esperienze più profonde, con l’opportunità di migliorare i propri rapporti con gli altri, ecc. Tutto ciò varia molto da persona a persona.
In pratica il Diksha è un "acceleratore" o "amplificatore" del processo in cui ognuno si trova in quel momento e di quello che è in grado di ricevere.

Il Diksha viene dato dai cosiddetti Diksha Giver, i quali hanno partecipato ad un processo in India che li consente di diventare "canali puliti" o "vasi vuoti" e così mettere in contatto l'altro con la Grazia Divina. Quindi non è come per il Reiki in cui c'è un trasferimento di energia vero e proprio. Col Diksha si abilita l'altro al trascendente.
Diksha significa letteralmente “trasferimento di energia”, esso è il mezzo attraverso cui collegarsi con l'Energia Intelligente dell'Energia Divina.
Diksha è un termine sanscrito che può essere tradotto con “grazia”, “benedizione”. E’ una "connessione"energetica che avviene tramite il contatto o l’intento che risveglia la connessione con l’unità in tutto ciò che ci circonda, permettendo a ognuno di noi di approfondire la nostra relazione con le persone che amiamo, con noi stessi, con persone sconosciute e con l'intero universo.
Per mezzo del Diksha inizia un processo di cambiamento neurobiologico nel cervello, che attiva una serie di trasformazioni che portano al risveglio di coscienza. Questi cambiamenti neurobiologici che coinvolgono il risveglio del pieno potenziale del DNA, come pure il risveglio delle controparti fisiche del cervello, sono stati scientificamente comprovati e misurati. Infatti è stato verificato scientificamente che in chi riceve il Diksha viene rallentata l'attività dei lobi parietali del cervello (responsabili del senso di separazione tra noi e tutto ciò che ci circonda) mentre alcune aree dei lobi frontali (in particolare quelle sinistre che determinano il senso di gioia e amore che sentiamo) si attivano; la sinergia di questi effetti provoca una diversa percezione della realtà liberando le percezioni sensoriali dalle interferenza della mente. E quando i sensi non sono più annebbiati dal "rumore" mentale e dalle interpretazioni della mente, c'è una naturale chiarezza delle percezioni, accompagnati da sensazioni di benessere e sentimenti di gioia, pace, clama interiore e senso di unità col mondo esterno e con tutte le cose.
Ricevendo periodicamente il Diksha, man mano questo stato di unione diventa sempre più profondo, e automaticamente diveniamo fattori di trasformazione nel mondo intorno a noi. In termini psicoanalitici o psicoterapeutici il Diksha dissolve l'ego e quindi tutte le maschere, tutti i giudizi, tutti i sensi di colpa, tutte le paure e le insicurezze.
A livello spirtuale, invece, a chi riceve il Diksha è come se si aprissero le porte alla Grazia Divina e si incomincia a farne esperienza concreta e diretta. Si stabilisce una connessione trascendente col Dio, col Cosmo, col Tutto.

Ho scritto questo post per verificare le eventuali adesioni che ci saranno sia quì che tra gli amici di "Napolisingle". Poi gli interessati, tutti assieme, decideremo dove e quando fare l'incontro. Quest'ultimo è naturalmente gratuito, sarà chiesto solo una suddivisione delle eventuali spese.
Ho piacere che tutti gli interessati possano partecipare, quindi aspetterò il rientro degli amici ancora in vacanza per dare la possibilità a tutti di leggere questo invito.

Un abbraccio
Mario

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Messaggio  lester Mar 14 Apr 2009 - 1:47

naufrago ha scritto:L'esperienza dell'Oneness Diksha.

Chi mi conosce sa che mi occupo di discipline olistiche e di meditazione, e che svolgo l'attività di counseling olistico a sostegno dello sviluppo del potenziale umano e della crescita della consapevolezza. In questo mese sono stato in India ed ho fatto una esperienza spirituale e umana che non ha uguali nella mia vita. Ed ho ricevuto un dono: quello di poter offrire a chiunque lo voglia ricevere l'Oneness Diksha.
Il Diksha è un "dono" che può ricevere chiunque attraverso l'imposizione delle mani del "Diksha Giver" sulla testa del ricevente.
Perchè questo invito?
La mia prima esperienza col Diksha risale all'inizio dell'anno 2006. Da allora l'ho ricevuto periodicamente perchè la mia vita cambiava in meglio. I benefici che sperimentavo quotidianamente erano evidenti e ciò mi spingeva a continuare a riceverlo. Mi sentivo sempre più a mio agio con me stesso e con le persone.
E' aumentata la mia creatività e soprattutto il coraggio e la forza di essere sempre più me stesso in ogni momento della giornata ed in qualunque circostanza mi trovassi a vivere. Il mio equilibrio psico-emotivo-fisico, che faticosamente con la meditazione quotidiana avevo imparato a guidarlo su livelli per me discreti, ha raggiunto livelli di pace e benessere sempre più elevati. In poche parole è aumentata velocemente la consapevolezza di quello che sono, facendo si che io potessi trovare quella libertà interiore che produce la gioia di vivere, recuperando energia, fiducia, coraggio e autostima.
Ma quello che è più fantastico e che ho ritrovato la fede, che ritenevo aver perso ( per anni mi sono professato agnostico), e questo mi ha spinto a desiderare di poter essere in grado di restituire i tanti "doni" ricevuti dai miei Maestri e dai miei Diksha Giver a tutti coloro i quali, come me solo pochi anni fa, sono insoddisfatti, incompresi, infelici, o attraversano serie crisi personali o relazionali.
Così, nonostante le numerose prove alle quali la Vita mi ha voluto sottoporre, questo mese di agosto sono stato in India per realizzare il mio sogno: contribuire ad aiutare le persone, e quindi me stesso e il mondo intero, a stare bene, ad essere felici. Non è forse questo l’obiettivo di tutti gli esseri umani?
Ecco il motivo del mio invito.

Per chi fosse interessato, oltre naturalmente a dare la mia disponibilità ad ulteriori chiarimenti per e-mail, telefonici oppure a 4 occhi, provo a dare altre informazioni concrete su cos'è il Diksha, cosa fa, a cosa serve, e come si riceve.

Il Diksha ha lo scopo di creare una nuova civiltà priva di sofferenze e basata sulla gioia, sul rispetto reciproco, sulla condivisione e sull'amore tra gli uomini, e tra questi ultimi e la natura. La sofferenza è addebbitata al senso di separazione tra noi e noi stessi, tra noi e gli altri e tra gli uomini e la natura. Quando un bambino nasce non ha nessun senso di separazione. A poco più di un anno nasce il sè ed il bimbo perde il "paradiso" perchè incomincia e sentire la sua esistenza come separata da tutto il resto. Di quanto appena detto sono responsabili i lobi parietali del cervello che, pertanto, se "rallentati" riducono il senso di separazione, e quindi la sofferenza.

Per ricevere l'Oneness Diksha non è importante se si è atei oppure fedeli ad un credo. Non c'è bisogno di nulla, nessuna pratica spirituale, nessun insegnamento; ognuno va bene e rimane così come è. Tutto quello che occorre fare è sedersi e mettersi tranquilli. Pregare ed invocare il proprio Dio per chi appartiene ad una qualunque religione, oppure per chi è ateo basta che contempli la propria vita o esprima i più reconditi desideri custoditi nel proprio cuore. Il Diskha è una "energia intelligente" che fa si che al ricevente giunga esattamente ciò di cui ha bisogno per stare meglio. E' possibile che già sul momento il ricevente faccia una esperienza particolare, oppure potrebbe anche apparentemente non accadere nulla. In tal caso è solo la percezione momentanea del ricevente che, invece, comincerà nei periodi successivi a sperimentare stati d'animo, stati di coscienza, stati relazionali, assenza di pensieri o ansia, ecc. che lo portano a star meglio nel quotidiano.
In ogni caso il Diksha è sperimentato in modi molto diversi da ognuno. Possiamo sentire uno stato di unità con le altre persone, di pace e amore senza motivo specifico, o gioia e gratitudine per il solo fatto di esistere. Si possono anche avere realizzazioni ed esperienze più profonde, con l’opportunità di migliorare i propri rapporti con gli altri, ecc. Tutto ciò varia molto da persona a persona.
In pratica il Diksha è un "acceleratore" o "amplificatore" del processo in cui ognuno si trova in quel momento e di quello che è in grado di ricevere.

Il Diksha viene dato dai cosiddetti Diksha Giver, i quali hanno partecipato ad un processo in India che li consente di diventare "canali puliti" o "vasi vuoti" e così mettere in contatto l'altro con la Grazia Divina. Quindi non è come per il Reiki in cui c'è un trasferimento di energia vero e proprio. Col Diksha si abilita l'altro al trascendente.
Diksha significa letteralmente “trasferimento di energia”, esso è il mezzo attraverso cui collegarsi con l'Energia Intelligente dell'Energia Divina.
Diksha è un termine sanscrito che può essere tradotto con “grazia”, “benedizione”. E’ una "connessione"energetica che avviene tramite il contatto o l’intento che risveglia la connessione con l’unità in tutto ciò che ci circonda, permettendo a ognuno di noi di approfondire la nostra relazione con le persone che amiamo, con noi stessi, con persone sconosciute e con l'intero universo.
Per mezzo del Diksha inizia un processo di cambiamento neurobiologico nel cervello, che attiva una serie di trasformazioni che portano al risveglio di coscienza. Questi cambiamenti neurobiologici che coinvolgono il risveglio del pieno potenziale del DNA, come pure il risveglio delle controparti fisiche del cervello, sono stati scientificamente comprovati e misurati. Infatti è stato verificato scientificamente che in chi riceve il Diksha viene rallentata l'attività dei lobi parietali del cervello (responsabili del senso di separazione tra noi e tutto ciò che ci circonda) mentre alcune aree dei lobi frontali (in particolare quelle sinistre che determinano il senso di gioia e amore che sentiamo) si attivano; la sinergia di questi effetti provoca una diversa percezione della realtà liberando le percezioni sensoriali dalle interferenza della mente. E quando i sensi non sono più annebbiati dal "rumore" mentale e dalle interpretazioni della mente, c'è una naturale chiarezza delle percezioni, accompagnati da sensazioni di benessere e sentimenti di gioia, pace, clama interiore e senso di unità col mondo esterno e con tutte le cose.
Ricevendo periodicamente il Diksha, man mano questo stato di unione diventa sempre più profondo, e automaticamente diveniamo fattori di trasformazione nel mondo intorno a noi. In termini psicoanalitici o psicoterapeutici il Diksha dissolve l'ego e quindi tutte le maschere, tutti i giudizi, tutti i sensi di colpa, tutte le paure e le insicurezze.
A livello spirtuale, invece, a chi riceve il Diksha è come se si aprissero le porte alla Grazia Divina e si incomincia a farne esperienza concreta e diretta. Si stabilisce una connessione trascendente col Dio, col Cosmo, col Tutto.

Ho scritto questo post per verificare le eventuali adesioni che ci saranno sia quì che tra gli amici di "Napolisingle". Poi gli interessati, tutti assieme, decideremo dove e quando fare l'incontro. Quest'ultimo è naturalmente gratuito, sarà chiesto solo una suddivisione delle eventuali spese.
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Una stronzata simile non l'avevo ancora udita (e' il distacco maggiore insieme alla morte della vita di ogni persona QUALUNQUE)
pensi che quando si parla di tranciare cordone ombelicale si stia parlando di cose astratte, emotivamente banali?
se non e' distacco materiale e psichco il tranciare cordone o morire mi spieghi in italiano che cos'e' il distacco o restero' ignorante a vita
x poter partecipare a qualunque iniziativa di sto' genere fondamentele e' il crederci, affidarsi
ti ringrazio ma non fa x me , senza nulla togliere al valore della tua iniziativa
lester
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