Noi post femministe

L'anno scorso ho partecipato ad un dibattito ad Eva Luna un piccolo laboratorio culturale promosso da un comitato di donne, dopo il dibatito appresi da una rivista (molte c'è ne sono in loco) un articolo di controtendenza che Vi passo sperando in future opinioni ma mai per accendere il fuoco in quanto con la dovuta accortenza tutto è discutibile.
Passo al testo integrale :

L’emancipazione femminile è menomante. Al suo altare migliaia di donne si sacrificano in nome di una indipendenza forzata. Ne sono ormai convinto. Molte donne in realtà non vogliono né autonomia né indipendenza. Le hanno riempite di bugie proponendole modelli di donne in carriera, sempre fuori casa, single per scelta. "Non sarete mai casalinghe! " è stato loro detto. Come se fosse una sconfìtta. Io credo invece che sia quanto di più bello una donna possa fare. Renata una mia ex collega di facoltà ritornata sui suoi passi mi dice: Prendermi cura della mia casa e del mio uomo è gratificante. Passeggiare nel tepore e godere del profumo domestico mi rende felice. Mi riconosco nelle cose che mi circondano e cerco di fare in modo che non manchi mai niente. Finalmente sono serena! Fino a poco tempo fa brancolavo nel buio alla ricerca della mia vocazione, mi dannavo all'idea di non averne una e saltavo da un interesse all'altro senza soddisfazione. Poi ho capito. La risposta era semplice, ma non avevo voluto vederla fino a quel momento: sono una donna e per completarmi ho bisogno di un uomo. Ho bisogno della protezione, della guida di un uomo. Questa nuova consapevolezza ha reso tutto più chiaro. Il fatto che questo pensiero sia condiviso da mia nonna non deve farmi dubitare della sua attuale validità, non mi sbaglio. Per mia nonna e in genere per quasi tutte le donne degli anni 20' era naturale occuparsi della casa, dei figli (erano pochi i figli unici all'epoca...) e ristorare il marito di ritorno dal lavoro. Certamente le cose sono cambiate e dal diritto di voto alle quote rosa il ruolo della donna si è andato modificando. Abbiamo lottato e conquistato i nostri diritti. Ecco le donne occidentali alle prese con studio e lavoro...ma senza dimenticare l'estetista! Sì perché la femminilità non va mortificata e poco conta una buona dialettica se poi non sei depilata. L' estetica è fondamentale. Dovremmo quindi, spinte dall'adrenalina da emancipande: studiare, lottare per entrare in un mondo del lavoro maschilista che vede i ruoli dirigenziali a totale appannaggio degli uomini e stare pure attente a che il culo resti sodo! Ma ci conviene??
Ma poi diciamo la verità se i frutti del lavoro femminile sono "Grazia"e "Donna moderna" non ne vale la pena... Né lasciare che la Pausini si scriva i testi mi pare una grande idea. E le veline? Mettiamo il burqa alle veline! Quanto cerco di dimostrare è che ci siamo complicate la vita, a furia di cercare questa indipendenza perdiamo di vista i nostri bisogni primordiali. Procreiamo!!! Troviamo un uomo che ci dia amore e protezione e godiamocela! Io voglio fare i dolci! Voglio scegliere tante tendine tutte di colori diversi, bianche, rosse e blu...Hanno parlato così tanto dell'inferiorità della donna che alla fine rischiano di convincerci ed eccoci tutte a lottare per dimostrare che anche noi possiamo lavorare, fare il militare, guidare...ma è quello che vogliamo? Noi non sappiamo fare. Siamo buffe nel tentativo di cambiare una ruota bucata...La nostra natura ci rende più muse che artiste. È sempre stato così, l'uomo artefice si ispira alla donna oggetto d'arte. Noi dobbiamo limitarci ad apparire; a loro il compito di "fare". Se ci lasciamo prendere dalle smanie produttive e dai ritmi di lavoro diventiamo isteriche. Ma per forza! Tra discriminazione, ciclo mestruale e otto ore di lavoro al giorno sfido chiunque a non impazzire! Non lasciamoci ingannare! E voi, uomini (veri), non fateci cadere in questo tranello. Aiutateci a seguire la nostra naturale ambizione: farci ingravidare, occuparci della casa e aiutarvi a scegliere il colore della cravatta. Non dovete né comprenderci né adularci e per favore non dovete mai essere accondiscendenti...sarebbe la fine. Ci lamenteremmo di avere un uomo senza spina dorsale e lui poverino non saprebbe più che fare per dimostrare il suo amore. Di lì a poco ci stuferemmo e convinte di essere ormai troppo "avanti", lo manderemmo a quel paese. Tutto ciò è sbagliato! Poca accondiscendenza: ecco quello che ci vuole! "Uomini senza fallo" mostrate la vostra virilità! Ristabilite i ruoli e rendeteci felici. Noi post-femministe siamo stanche di far finta di interessarci a tante cose, quando dentro di noi sappiamo benissimo di cosa abbiamo bisogno. Propongo un ritorno in cucina e invito gli uomini a fare gli uomini.

ciao arconte. no, questo post non mi scandalizza affatto e questo perchè ritengo che al mondo ognuno è libero di fare delle scelte, l'importante è che le scelte non diventino delle categorie totalizzanti. questa signora che ha scritto è felice di essere la schiava di suo marito e dei suoi figli. se è nata per questo, allora ben venga. ognuno di noi ha un fine in questo pazzo mondo; c'è la donna che vuole comandare, ok; quella che vuole sparare, ok; quella che si vuole far dare un sacco di pugni sul ring, ok, quella che vuole fare la mammina, ok. in fondo sono soltanto modi di essere dell'individuo. inoltre mi permettio di dire che per ogni donna che si mascolinizza, c'è un uomo che si appropria di qualità un tempo puramente femminili, come radersi il petto, farsi la ceretta alle gambe, togliersi le rughe e farsi maschere per il viso. inoltre in molte occasioni ho avuto modo di notare che gli uomini si spruzzano addosso molto più profumo delle donne, vanno in giro con i passeggini e piangono dinanzi ai film o per altro. e poi come non ricordare quel programma della carrà, credo, dove da cornice c'erano tutti quei baldi giovani denudati, dei velini si direbbe.il mondo è cambiato e non vale neanche la pena fare certi discorsi od indignarsi. io penso che tra di noi ci siano donne intelligenti ed uomini stupidi e viceversa. se poi facciamo un discorso fisico, noi femminucce è inutile che ci illudiamo, l'uomo sarà per natura sempre più forte di noi perchè dio l'ha creato così. non servono corsi accelerati per superwomen e rambo girl. personalmente mi innervosisco quando sento dire che lo scopo della donna dulla terra è procreare (concetto proprio di tutte le dittature), perchè ritengo che il valore di una persona non si possa riassumere in un arido discorso biologico. per il resto ogni discorso femminista mi annoia.

io credo che ogni individuo è diverso dall'altro,e questo ben venga,una donna può sentirsi realizzata nel servire il suo uomo,oppure facendo carriera,oppure facendo entrambi,,l'importante è che sia una libera scelta,questo credo sia l'importante,scegliere come sentirsi realizzate.

io so per certo una sola cosa
se osservo mondo animale trovo ben definiti i ruoli di ciascun sesso
se vedo "l'evoluzione" del mondo animale (la ns societa') non capisco piu nulla
non so piu' che ruoli occupino gli uomini e le donne nella societa' attuale
che posso dire :io continuo a fare l'uomo, gli altri fanno quello che si sentono di fare , uomini o donne che siano
chest'e'

Per loro....post femministe.... (Arma' leggi... )
Convinte allora... contente oggi? Buon per loro....o per chi sceglie cio' che crede sia giusto per sè.
Non avrei speso nemmeno una parola in quanto non condivido gli estremi....maschilista/femminista....
Ma mi piacerebbe che si smettesse di voler prevalere sull'altro o ancora peggio di estorcere all'altro.....con arroganza e presunzione cio' che ritiene a suo parere un diritto. (una battaglia persa a priori se ci si concentra nella difesa della categoria, di una razza,di una nazione....)
Il rispetto delle persone è l'unica strada per comprendere e accettare l'altro nella sua diversita'.....ma soprattutto il rispetto di se' stessi pone le condizioni per difendere il proprio diritto di essere persona autonoma e pensante....e non di avere l'obbligo di ricoprire un ruolo.
E come dice Lester chest'è...per me.

La dicotomia uomo e donna pone la seguente domanda: è una costrutto sociale o un dono naturale? Propendo per quest'ultima ipotesi: non sono un maschilista, ma un naturalista. La natura, in millenni di evoluzione, ha ritenuto più saggio affidare lo sviluppo di molte specie alla divisione in due generi: quello maschile e quello femminile. La nostra struttura sociale è troppo giovane per riconoscere il giusto valore ad entrambi. Liberi, ognuno di noi - esseri umani- di vivere il proprio genere come più ci aggrada (è questa la grande conquista dell'umanità); ma ciò non toglie che un uomo sia attratto da una donna femminile ed una donna sia attratta da un uomo maschile. Peronalmente, una donna con tratti somatici, gesti ed odore maschile suscita in me l'interesse che avrei nei confronti di un amico e non di un'amante. E' un istinto, a cui non sento di poter rinunciare. Del resto, perché dovrei?

Per centinaia di anni si è abusato del potere maschile ai danni delle donne; ciò ha portato ad una reazione legittima, forte e dirompente: il femminismo. Ma la natura ha chiamato nuovamente. Come reazione al femminismo, c'è l'antifemminismo di moltissime donne che oggi pretendono, con diritto, di tornare ad essere femminili, contro gli insegnamenti delle loro madri. Di converso, lo stesso femminismo ha reso gli uomini più fragili ed incerti, poiché il loro ruolo tipico è divenuto improvvisamente instabile. Molte donne post-femministe accusano - infatti- gli uomini di tale debolezza, ma non si rendono conto che il fenomeno ricopre i due lati della stessa medaglia.

Parallelamente, nell'ambito dell'orientamento sessuale, il diritto di potersi esprimere liberamente ha generato, negli omosessuali, reazioni simili a quelli assunti dalle femministe del secolo scorso: il gay pride ne è un esempio. Se saremo fortunati, con il trascorrere degli anni la nostra società civile si evolverà verso un nuovo equilibrio: le donne avranno le stesse possibilità degli uomini, anche sul lavoro, conservando - però- la loro femminilità tra le mura domestiche e gli uomini sapranno sentirsi uomini, pur non ricoprendo posizioni dominanti nel mondo del lavoro.

Forse ci vorrà del tempo, ma la Natura è sempre Madre e guida. Nell'intimo segreto delle relazioni sentimentali, spero che le donne si lascino sempre più prendere e conquistare dagli uomini; donne come dee femminili che vestono di soffici artifizi la loro innata sensualità. Semmai con un cerchietto tra i capelli.

beh siam semplicemente e nello stesso tempo complicatamente (ops esiste questo termine? che dubbio) diversi.
Ma credo che sia proprio questa la nostra diversità che ci attrae.
L'Uomo sotto certi aspetti è più forte... fisicamente, ma questo in genere in tutti gli animali, credo sicuramente in tutti i mammiferi, se la mente non mi tradisce negli insetti o in alcuni insetti non è così, es. la mantide religiosa è cosi grande che si pappa il maschio quando si accoppia.
Però sicuramente le donne hanno una soglia del dolore più alta della nostra, non a caso devoo superare il dolore del parto, uno dei dolori fisici più forti, dopo vien la rottura di un braccio. (cosi lessi in un articolo su focus se ricordo).
Bhe di esempi sulle divesrità tra uomo e donna ce ne son tantissimi... ma quel che conta è come dice Francesca il rispetto dei ruoli diversi che la natura ci ha dato.

NO COMMENT!!!

Io credo che le retoriche femministe sono ormai datate: oggi, almeno teoricamente, le lotte sono finite, le leggi sono quelle giuste, la cornice sembra perfetta. Però, il contenuto della cornice non è ancora completo, è un contenuto da completare con i fatti, i comportamenti.
Il vivere la propria vita senza doversi porre il problema del proprio sesso, può essere considerato una battaglia vinta. Ma questa vittoria non deve illuderci. Dobbiamo stare attente a guardarci indietro, e a vedere quante situazioni irrisolte ci siamo lasciate alle spalle.
Quando le nostre figlie sentono parlare di femminismo non si sentono coinvolte, il loro quotidiano non incontra sentimenti di frustrazione nei confronti dei loro coetanei maschi. Però le nostre figlie vivono una situazione privilegiata, in un contesto familiare dove certi valori sono stati già assimilati.
La questione del postfemminismo è un tema di grande interesse, ed è secondo me un problema da affrontare in modo pragmatico.
La fase eroica del femminismo è finita, e con lei anche la parte teorica, che ha avuto un ruolo molto importante nel risveglio delle coscienze. Il femminismo storico ha cambiato la nostra storia e ha cambiato noi stesse. Adesso, rimbocchiamoci di nuovo le maniche e aiutiamolo a vivere in un modo nuovo e pragmatico, giorno per giorno, nel nuovo millennio.

la sintesi :

nella bibbia viene rilevato che Dio creò la donna per per seconda perchè non voleva che durante la creazione dell'uomo ci fsse qualcuno che gli desse delle disposizioni.

no di certo Dio non è un uomo.

mettendomi nei panni di chi legge penso che solo chi mi crede un maschilista sfegatato possa interpretare come affermi

sono divenuto maschilista ma non tale da esternare esaltazione

ecco sono un maschilista moderato

Dio vede e provvede


https://www.youtube.com/watch?v=wLyLk7Q4JFs